FESTA NAZIONALE DEL GATTO: VIAGGIO NELLA STORIA DEL NOSTRO AMICO PELOSO

GRAND HOTEL MEDITERRANEO

COMUNICATO STAMPA

 

FESTA NAZIONALE DEL GATTO: VIAGGIO NELLA STORIA DEL NOSTRO AMICO PELOSO

Da protettore sacro a re della casa, l’evoluzione del micio nel corso dei secoli

Ci sono diversi motivi che hanno portato all’istituzione, in Italia, della Giornata Nazionale del Gatto il 17 febbraio, mentre in altri Paesi del mondo viene celebrata in date diverse, con eventi, mostre d’arte e fotografia, oltre a momenti di sensibilizzazione sulle adozioni dei randagi. Il nostro amico "fuseggiante" è l’animale domestico più diffuso al mondo e, in Italia, se ne stimano tra i 10 e i 15 milioni nelle case dei cittadini. La storia del gatto, nel corso dei secoli, ha attraversato diverse vicissitudini, anche dolorose, ma oggi sono ampiamente riconosciuti i benefici della sua presenza in casa. Lo dimostrano numerosi personaggi storici, tra cui scrittori, papi e cardinali, che non hanno mai nascosto il loro amore per questi straordinari animali. Chi viaggia con il proprio amico a quattro zampe può scegliere di soggiornare all'FH55 Grand Hotel Mediterraneo di Firenze, che accoglie a braccia aperte animali di piccola e media taglia, offrendo servizi dedicati e aree verdi nelle vicinanze.

Simbolo di saggezza, bellezza e mistero, i gatti sono, da sempre, oggetto delle più svariate riflessioni. Basti pensare che, in ogni cultura ed epoca, i gatti hanno accompagnato l’uomo, ritagliandosi uno spazio a sé, sia nella buona che nella cattiva sorte. È noto che nell’Antico Egitto fossero ampiamente venerati e considerati vere e proprie divinità. Nella città di Bubasti è stato rinvenuto un numero impressionante di mummie di gatti, poiché qui sorgeva il tempio dedicato a Bastet, la dea figlia del dio del Sole, raffigurata con sembianze feline o come una donna con testa di gatta. Alcuni sacerdoti egiziani allevavano questi animali sacri nei templi, e lo storico Erodoto racconta come, quando in Egitto moriva un gatto, tutti gli abitanti della casa avevano l’abitudine di radersi le sopracciglia in segno di lutto, e la morte del piccolo felino si viveva come quella di altri familiari. Il gatto maschio era sacro al Sole e ad Osiride, mentre la gatta era sacra alla Luna e a Iside; inoltre era forte la credenza che i gatti nell’Antico Egitto avessero il compito di condurre gli uomini nell’Aldilà al momento della loro morte. Questo loro status glorificato iniziò il suo declino a partire dal Medioevo quando, specie i gatti neri, vennero associati alle streghe e si pensava portassero sfortuna. Addirittura si arrivò a sostenere che i gatti fossero non solo l’incarnazione delle streghe ma anche del Demonio, complici leggende e superstizioni che si tramandavano di bocca in bocca in un periodo in cui i processi per stregoneria erano all’ordine del giorno.

Fortunatamente al giorno d’oggi il gatto è accettato e amato in ogni parte del mondo ed è l’animale domestico da compagnia più diffuso: secondo The Ecology Global Network, nel 2023 si contano tra 600 milioni e 1 miliardo di gatti, includendo sia quelli domestici che randagi e selvatici, Di questi, circa 373 milioni sono gatti domestici. In Italia tra i 10 e i 15 milioni quelli nelle case dei cittadini e tra i 700mila e oltre 1 milione quelli presenti nelle colonie feline registrate nelle città italiane. La Fediaf, Federazione europea dei produttori di cibo per animali domestici, ha evidenziato tramite l’ultimo censimento come l’Europa sia a trazione felina per quel che riguarda gli animali da compagnia, seguiti da cani, criceti e pappagalli. L’amico Micio è quindi un grande compagno di vita per molti, e sono tante le testimonianze di personaggi noti del mondo dello spettacolo, della cultura, della politica che hanno evidenziato il proprio legame con il piccolo felino. Personaggi storici tra cui il Cardinale Richelieu, uno degli uomini più potenti del XVII secolo, che aveva 16 gatti quotidianamente seguiti da due servitori dedicati solo a loro; l’Ammiraglio Nelson, il famoso vincitore della battaglia di Trafalgar, in un combattimento si mise in salvo su una scialuppa non senza tornare prima a recuperare il gatto; grandi nomi della politica come Churchill o Margaret Thatcher avevano sempre gatti nei propri alloggi cosi come fedeli estimatori sono stati George Washington, Abraham Lincoln, John F. Kennedy, Jimmy Carter e Bill Clinton, al cui gatto Soks è stata anche dedicata una pagina Wikipedia. Anche in Vaticano Papa Benedetto XVI non ha mai tenuto nascosta la sua passione per i gatti, tanto che i Giardini Vaticani erano popolati da una piccola colonia e lui stesso spesso nutriva ogni mattina alcuni gatti di Borgo Pio. In molti lo ricordano proprio come “il Papa dei Gatti”.

Numerosi sono scrittori e scrittrici che, proprio grazie alla compagnia dei gatti, hanno trovato anche ispirazioni per le proprie opere, come Doris Lessing, William S. Burroughs e T.S. Eliot. Mark Twain aveva chiamato il suo gatto Bambino, Haruki Murakami Peter Cat e Charles Bukoswki Factotum come una delle sue raccolte. Celebri sono Cattarina detta Kate di Edgar Allan Poe e Williamina di Charles Dickens, cosi come anche gli amici di Torquato Tasso e Francesco Petrarca; ma più di tutti è stato Ernest Hemingway ad aver lasciato un’impronta immortale del suo amore per i gatti, in quanto possedeva un’intera colonia i cui discendenti vivono ancora oggi nella casa museo a Key West. Sua è la celebre frase: “Ai gatti riesce senza fatica ciò che resta negato alluomo: attraversare la vita senza fare rumore.

Trasmettendo energie positive a chi gode della sua compagnia, è stato certificato da diversi studi che il gatto riduce il pericolo di infarti, ictus, trombosi ed altre patologie, e non è un caso che ci sia la volontà di celebrarlo con una giornata a lui dedicata. Per questo è nata la Festa del Gatto, che in Italia si festeggia il 17 febbraio ma che in altri paesi cade in date diverse. Il giorno scelto per la ricorrenza, istituita nel 1990, non è casuale: febbraio, secondo un’antica credenza, è infatti “il mese dei gatti e delle streghe” e il numero 17, in base a tradizioni medioevali ancora abbastanza radicate, viene spesso associato alla sventura, proprio come i gatti, soprattutto quelli neri, ma è anche l’anagramma di VIXI in latino, da XVII, che significa “ho vissuto” a volerlo collegare alle famose sette vite dei gatti. Per sfatare la diceria è stato scelto proprio il giorno 17, dedicando una giornata ai morbidi amici con diverse iniziative sparse per il territorio tra cui mostre di arte e fotografia, incontri per sensibilizzare alla tutela degli amici a 4 zampe, inviti all’adozione di randagi.

Per rendere ancora più coinvolgente questo momento si può pensare ad un lungo weekend in compagnia del nostro animale domestico, e quando si parla di accoglienza di animali di piccola e media taglia l'FH55 Grand Hotel Mediterraneo di Firenze viene incontro ad ogni esigenza. La struttura pet friendly, ubicata in posizione strategica sul Lungarno a poca distanza dalle principali attrazioni cittadine, offre la possibilità di soggiornare con il proprio micio senza alcun costo aggiuntivo. Inoltre un piccolo parco separa l’entrata dell’hotel dal lungofiume, e un’area pubblica riservata agli animali si trova a pochi passi. Tutto per godere della più assoluta libertà in totale comodità per noi e per i nostri compagni pelosetti.

 

FH55 Grand Hotel Mediterraneo

È un hotel 4* in stile contemporaneo sul Lungarno in una posizione strategica per esplorare la città e le principali attrazioni, come Piazzale Michelangelo, Piazza Santa Croce, Ponte Vecchio, Galleria degli Uffizi. Offre spazi ampi e accoglienti caratterizzati da comfort e funzionalità che si prestano perfettamente ad un soggiorno sia di piacere che di lavoro. Ricca è anche l’offerta gastronomica grazie al ristorante dell’hotel Arno, che propone una cucina di tradizione toscana con un’offerta di piatti del giorno e l’American Bar “Lounge Bar” che propone piatti della cucina internazionale abbinabili ai classici cocktails. Durante il periodo estivo è possibile anche rilassarsi presso la deliziosa Terrazza Bar attigua al Lounge Bar.

Particolarmente sensibile alle tematiche legate all’ambiente, l’hotel è dotato di impianti efficienti e di tecnologie all'avanguardia per ridurre l'impatto ambientale, si impegna a razionalizzare l’utilizzo delle risorse energetiche e ad ottimizzare l'utilizzo della risorsa idrica oltre a seguire le pratiche di riciclo dei rifiuti. Adotta inoltre una filosofia eco-friendly offrendo servizi “Green”, come le biciclette elettriche a disposizione degli ospiti, e si impegna alla riduzione degli sprechi.

L’hotel è anche sensibile al tema del turismo accessibile offrendo camere e spazi pubblici accessibili alle persone con disabilità, tra cui rampe di accesso, ascensori con spazio per sedie a rotelle e bagni appositamente attrezzati. In aggiunta l'hotel offre servizi di assistenza personalizzata per garantire il massimo comfort e la massima sicurezza per i viaggiatori con esigenze specifiche. La cucina del Grand Hotel Mediterraneo inoltre fa parte del circuito dell’Associazione Italiana Celiachia e propone un’ampia scelta di alimenti gluten free a colazione, pranzo e cena.

La struttura dispone del più grande centro congressi alberghiero di Firenze, il Globo, con 15 sale riunioni, perfetto per organizzare piccoli e grandi eventi corporate, congressi e convegni. Offre inoltre un ampio garage. È pet friendly, ha specifiche politiche e servizi che permettono agli animali domestici di soggiornare e di essere accolti nel modo migliore. Un piccolo parco separa l’entrata dell’hotel dal lungofiume, e un’area pubblica riservata agli animali si trova a pochi passi, ottime occasioni per fare una passeggiata rilassante insieme al proprio amico a quattro zampe.

FH55 HOTELS

È un gruppo alberghiero fondato nel 1955 da Dino Innocenti, pioniere nel settore dell’hôtellerie, che inizia creando il Grand Hotel Mediterraneo di Firenze. La storia continua nel 1968 con la costruzione del Grand Hotel Palatino a Roma, a due passi dal Colosseo. Successivamente il gruppo prosegue la sua crescita con l’acquisto dell’Hotel Calzaiuoli, nel cuore di Firenze che apre nel 1982. Alla scomparsa del fondatore, gli eredi divenuti nel frattempo titolari delle strutture, continuano la politica di espansione e nel 1995 acquisiscono l’Hotel Villa Fiesole. Oggi FH55 HOTELS è un gruppo alberghiero composto da 4 strutture, ognuna con una propria identità, ma accomunate da quei valori che la proprietà trasmette quotidianamente a tutto lo staff e alla direzione degli alberghi.

Il Gruppo FH55 Hotels, da sempre attento al sostegno dei più bisognosi, ha avviato una meravigliosa iniziativa di solidarietà in collaborazione con l'Istituto delle Piccole Sorelle dei Poveri di Firenze. Questo progetto è nato dal desiderio di ridurre gli sprechi alimentari, trasformando le eccedenze del buffet delle colazioni del Grand Hotel Mediterraneo in una preziosa risorsa per l'istituto, che ospita oltre 70 anziani, 10 suore e 20 dipendenti. Prima di questa iniziativa, gli anziani avevano a disposizione pochissimo per la colazione, ma grazie all’impegno del Gruppo, ora possono godere quotidianamente di una colazione completa e abbondante. Il progetto, avviato nel novembre 2023, rappresenta solo l'ultima delle numerose attività benefiche che il gruppo porta avanti da anni, confermando il suo impegno concreto e costante nel fare la differenza per chi ha più bisogno.

 

Lungarno del Tempio 44, 50121 Firenze

+39 055 660241

+39 055 679560

www.fhotels55.com 

sales@fhotels55.com

Ufficio Stampa Travel Marketing 2, Roma

Alessandra Amati Cell. 335 8111049

www.travelmarketing2.com

E-mail alessandra.amati@travelmarketing2.com

info@travelmarketing2.com

Seguici su facebook

14/02/2025