COMUNICATO STAMPA
IL CAPPELLO DI PAGLIA FIORENTINO: UN’ICONA DI STILE CHE INCANTA IL MONDO
Con la sua antica storia, questo accessorio intramontabile, è da sempre simbolo di eleganza e raffinatezza e rappresenta l’eccellenza del Made in Italy
Firenze oltre ad essere celebre per il suo straordinario patrimonio artistico, culturale e storico, è anche la terra di una tradizione artigianale unica, capace di trasformare materiali semplici in vere e proprie opere di stile. Tra questi spicca il cappello di paglia, che ha attraversato i secoli per diventare l’emblema dell’alta qualità. Lungo Via dei Calzaiuoli ci sono diversi negozi dove è possibile acquistare, provare o semplicemente ammirare il celebre copricapo. Sulla stessa via sorge l’FH55 Hotel Calzaiuoli, un palazzo storico che oltre a distinguersi per la sua classe ed eleganza, offre una vista sugli angoli più nascosti della città.
Firenze è una città senza tempo, capace di unire il passato e il presente in un equilibrio unico al mondo che non smette mai di affascinare ed incantare tutti i visitatori: non importa quante volte là si visiti, ogni angolo della Città del Giglio riesce a sorprendere ed a regalare emozioni sempre nuove e inaspettate. Per scoprire l’origine e la storia di uno dei simboli della città bisogna tornare molto indietro nel tempo, più precisamente nel medioevo, quando nelle campagne Toscane si iniziò a lavorare la paglia, un materiale estremamente semplice che però, grazie alla particolare lavorazione, avrebbe dato vita ad un oggetto straordinariamente sofisticato: il Cappello di Paglia, un accessorio che non solo protegge dal sole e ripara dal freddo, ma racconta una storia che valorizza la qualità, la manifattura e la creatività italiana.
Dopo che nel ‘500 il granduca Cosimo de’ I Medici omaggiò vari sovrani d’Europa con il celebre cappello, il vero successo arrivò nel ‘700 quando il bolognese Domenico Michelacci, dopo vari esperimenti, identificò nel grano marzuolo il migliore per produrre i copricapi e da quel momento le campagne di Signa divennero un vero e proprio distretto di produzione. Il grano non veniva più usato per scopi alimentari ma era utilizzato con l’unico fine di realizzare i cappelli: gli steli delle piantine seminate venivano raccolti e sbarbati prima che si indurissero e si seccassero, con questo procedimento, il materiale raccolto rimaneva morbido e di colore chiaro ed uniforme, ideale per creare un accessorio perfetto. Amato dalle nobildonne, apprezzato anche dagli uomini di corte, dall’800 il cappello di paglia iniziò a viaggiare lungo l’Arno per raggiungere il porto di Livorno, e da lì partire per conquistare i luoghi più lontani del mondo.
Questo elegante accessorio, ben presto, divenne il protagonista assoluto degli illustri guardaroba femminili ma anche di quelli maschili, era talmente amato che gli inglesi lo ribattezzarono con il nome “Langhorn” versione anglo-latina di Livorno e i francesi, nel 1851, gli dedicarono persino una piece teatrale “Un chapeau de paille d’Italie” che fece diverse repliche in tutta Europa.
Nel 1855 si consacrò ufficialmente la sua importanza, l’imperatore Napoleone III in persona, infatti, premiò con la medaglia d’oro gli artigiani del cappello di paglia all’Expo Universale di Parigi.
Ancora oggi Signa è il tempio della paglia grazie al Museo della Paglia e dell’Intreccio che, nella principale sala espositiva ospita una selezione di cappelli e, in un’altra sala, tutti gli attrezzi ed i macchinari utilizzati nella produzione.
Nonostante siano passati moltissimi anni dalla realizzazione del primo esemplare, il cappello ancora oggi è un oggetto cult talmente importante da calcare anche l’ambito palcoscenico di Hollywood: un cappello di paglia nero è apparso in una scena del film “Pretty Woman”, indossato dall’attrice Julia Roberts e utilizzato per simboleggiare la rinascita di una donna.
Ogni esemplare racconta una storia: quella della terra toscana, delle mani sapienti che lo creano e dell’eleganza intramontabile che rappresenta. Firenze è quel luogo dove tradizione e innovazione si intrecciano come i fili della paglia, continuando a regalare al mondo oggetti di straordinaria bellezza.
Per esplorare la città nativa del famoso cappello di paglia, per visitare il museo e scoprirne i segreti più nascosti, è ideale soggiornare all’FH55 Hotel Calzaiuoli, un elegante albergo situato nel cuore di Firenze progettato per far vivere agli ospiti tutta la vibrante atmosfera della città e per garantire il massimo comfort senza rinunciare al fascino del passato.
Hotel Calzaiuoli
È un boutique hotel 4 stelle ubicato nel cuore di Firenze, tra il Duomo e Ponte Vecchio. Racchiude in sé un mix tra stile, posizione ottimale e comfort, per assaporare la vivacità della città contemporanea tra le più grandi opere d’arte del Rinascimento e il centro dello shopping d’alta moda. Le 54 camere, distribuite su 4 piani di un prestigioso palazzo storico fiorentino, sono caratterizzate da stile elegante e servizi di alto profilo, e si adattano perfettamente ad ogni tipo di esigenza e di soggiorno. Sono di quattro tipologie, diverse in stile e cromatismi, ma tutte ugualmente confortevoli ed accoglienti, pavimentate in parquet. L’ottima colazione a buffet, con prodotti dolci e salati, viene preparata nell’accogliente sala con ampie finestre e vista sulla strada fiorentina. La struttura è inoltre pet friendly, accoglie animali domestici di piccola e media taglia senza alcun costo aggiuntivo.
FH55 HOTELS
È un gruppo alberghiero fondato nel 1955 da Dino Innocenti, pioniere nel settore dell’hôtellerie, che inizia creando il Grand Hotel Mediterraneo di Firenze. La storia continua nel 1968 con la costruzione del Grand Hotel Palatino a Roma, a due passi dal Colosseo. Successivamente il gruppo prosegue la sua crescita con l’acquisto dell’Hotel Calzaiuoli, nel cuore di Firenze che apre nel 1982. Alla scomparsa del fondatore, gli eredi divenuti nel frattempo titolari delle strutture, continuano la politica di espansione e nel 1995 acquisiscono l’Hotel Villa Fiesole. Oggi FH55 HOTELS è un gruppo alberghiero composto da 4 strutture, ognuna con una propria identità, ma accomunate da quei valori che la proprietà trasmette quotidianamente a tutto lo staff e alla direzione degli alberghi.
Il Gruppo FH55 Hotels, da sempre attento al sostegno dei più bisognosi, ha avviato una meravigliosa iniziativa di solidarietà in collaborazione con l'Istituto delle Piccole Sorelle dei Poveri di Firenze. Questo progetto è nato dal desiderio di ridurre gli sprechi alimentari, trasformando le eccedenze del buffet delle colazioni del Grand Hotel Mediterraneo in una preziosa risorsa per l'istituto, che ospita oltre 70 anziani, 10 suore e 20 dipendenti. Prima di questa iniziativa, gli anziani avevano a disposizione pochissimo per la colazione, ma grazie all’impegno del Gruppo, ora possono godere quotidianamente di una colazione completa e abbondante. Il progetto, avviato nel novembre 2023, rappresenta solo l'ultima delle numerose attività benefiche che il gruppo porta avanti da anni, confermando il suo impegno concreto e costante nel fare la differenza per chi ha più bisogno.
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